martedì 27 novembre 2012

Ricordami il giorno

Ricordami il giorno quando la notte mi tiene fra le sue braccia Ricordami il sole quando le stelle mi pungono il cuore Ricordami l'aurora quando la luna diventa despota dei miei pensieri Ricordami il colore delle cose quando il buio mi riempie di chiaroscuri

lunedì 8 ottobre 2012

Tu hai una parola?

La parola che mi chiedi resta immersa nei miei occhi Si nasconde dietro le inferriate dell’iride Scompare celata dal buio delle pupille

lunedì 1 ottobre 2012

Michela Tobiolo e il fuoco della trasformazione

“Nella Cosmogonia Nordica l’esistenza inizia da uno stato iniziale di vuoto, il Ginnungagap, e attraverso una costante interazione fra Fuoco e Ghiaccio, elementi opposti e complementari, nasce il cosmo e la vita [...] ”. Dopo aver partecipato al percorso “Arterie”, viaggio itinerante lungo le strade centrali di Pescara, cerco di dare un nome al sapore, al retrogusto che questa esperienza mi ha lasciato. Varie figure emblematiche, sensazioni, ricordi e colori galleggiano nella mia testa. Cappuccetto rosso dei giorni nostri col suo rosso adagiato sulle spalle si addentra, si espone coraggiosa, incosciente e temeraria alle “intemperie” umane. Sinuose linee delineano parole, accenni di pensieri accompagnano alcune delle opere di Michela “Ti dono il mio sogno”, “Piccoli sogni di cartone”, dipinti, sagome, amuleti, le mani dell’artista non hanno limiti e materializzano, in forme sempre diverse, il sentire di un animo delicato e femminile. Mentre osservavo le sue creazioni, avevo la sensazione di dovermi muovere piano e in silenzio, come stessi attraversando un universo onirico ovattato e, al tempo stesso, fragoroso nel comunicare passione, amore, voglia di vita, desiderio di rompere un guscio che per troppo tempo ha racchiuso uno scrigno colmo di idee e voglia di raccontare. Colori definiti, ciglia lunghe ed ammalianti, sguardi morbidi e labbra come frutti maturi sono il fil rouge delle creazioni. Qui, in questa terra, non c’è spazio per chi ha ceduto alla corruzione dell’apparenza fine a se stessa, sono chiuse le porte a chi deride la speranza, la positività e la certezza che per ogni sconfitta c’è un dono che attende chi ha il coraggio e la pazienza di guardare oltre, di proseguire fiducioso. Se fossi bambina, vorrei avere un libro di fiabe illustrato da Michela, se fossi una sognatrice cronica, vorrei restare impigliata per sempre in questo regno fatto di occhi grandi e paesaggi lunari, se fossi realista e con i piedi per terra, mi abbandonerei volentieri, di tanto in tanto, a questa testimonianza a cuore aperto, se non avessi tempo, appenderei al muro uno dei suoi dipinti così che la retina s’imbeva ad ogni passaggio frettoloso della vita in corsa, se fossi felice sorriderei e mi immedesimerei in uno di quei volti. Se fossi in voi, spegnerei i rumori fuori e starei a guardare per un po’ l’alchimia di questo fuoco.

venerdì 28 settembre 2012

WITHOUT

Credevo che stringendoti più forte non saresti andato via E mentre mi avvinghiavo alle tue spalle pensavo Devo ricordarmene devo ricordarmene quando non ci sarai Le foto, le poesie, le frasi sparse Tutto per tappare i buchi della mia memoria sottile come un velo Ricordo bene ogni cosa ma non mi consola La fisicità, la presenza, l’odore, il calore, gli occhi I ricordi non bastano, sono infami e traditori Ci guardavamo insieme davanti allo specchio Eri orgoglioso di essere così imponente rispetto a me Il gigante e la bambina La frutta di stagione e i fiori che odoravano ancora d’erba recisa Non hanno più sapore, nessun odore pungente che mi riporti a quei giorni Tra poco un anno senza un pezzo del mio cuore E mi sembra che manchi da una vita intera…

mercoledì 19 settembre 2012

MIO PADRE


Non ho posato mai tanto a lungo il mio sguardo dentro il tuo

non ho indugiato nell'osservarti e nel rivedermi figlia delle tue mani

non ho respirato mai abbastanza forte il tuo odore di uomo e terra

non ho accarezzato spesso il tuo viso fino a ricordarne oggi ogni segno.

Quanto orgoglio nel pensarmi tua figlia

quante ore non posso più avere da regalarti

quanto fa male non potermi più perdere nei tuoi sorrisi forti e sicuri

mi manchi e mi riempi ogni giorno di questo vuoto indicibile.

lunedì 17 settembre 2012

ZITTO E COMPRA


Compra l’i-phone
The thinnest, light est, fastest!
Compra l’i-pad
its brilliant from the outside in.
Compra il fuori strada
per chi ama l’avventura.
(certo, tu vivi in città, mica in campagna e l’avventura è destreggiarti come un moscone tra le maglie di una fitta rete che puzza di pesce andato a male).
Compra la casa
nano-locale ad altissimo costo poco importa indebitarti finché morte causa cambiali scadute non sopraggiunga, compra la casa! Perché ormai hai messo radici e non potrai mai più andar via, qui crescerai, ti moltiplicherai e morirai, aggrappato al mattone che neppure hai finito di pagare.
Compra compra compra tutto quello che io ti ordino di comprare
altrimenti cosa risponderai a chi ti dirà:
1) Che modello hai? Il 4 o il 5 (avere l’i-phone è scontato).
2) Hai visto che belle i-pad tablet ha questo negozio? Ha le borchiette!(ovvio che tu abbia distrutto il tuo vecchio pc per acquistare l’ i-pad).
3) Che macchina hai tu?
4) In che zona abiti? Ah! Bello… ma è tua?… o sei in affitto?
Compra compra compra.

mercoledì 12 settembre 2012

Barcellona


Ho bisogno di tempo, giorni, forse mesi per capire se posso amarti.
Ho percorso per chilometri le tue strade, ti ho osservata, criticata, mi sono interrogata. Ho attraversato l'odore dei quartieri, sopportato l'afa soffocante della metropolitana, mi sono nutrita nel tuo ventre e nelle notti ho cercato di sognare.
Ho bisogno di tempo per capire se vorrò tornare.