
L’odore di arance spremute nella cucina di mia madre nei lunghi pomeriggi trascorsi a studiare, sognare qualunque cosa purchè non fosse ancora mia. Il cuore spremuto come quelle arance, il suo, per me, per i figli, per suo marito, per l’essere una donna cui non si può rimproverare nulla. Coricarsi col pensiero del giorno dopo, mia madre, l’arancia succosa nella cucina di casa mia, tonda e sorridente, perfetta nella sua geometria.
Mi avvicino silenziosa al tuo letto cercando di non svegliarti, ora sembri tu la bambina, rannicchiata nella stanchezza di una lunga giornata. Sobbalzi e mi confondi con mio fratello, forse ho tagliato i capelli troppo corti… ridiamo io e te, complici come gli acini di uno stesso grappolo, figlie degli stessi ulivi secolari, serve devote di questo sud odiato e amato. Mi dicevi di andar via, di cercare la mia strada in una città lontana dal paese, vedevi nei miei occhi troppa irrequietezza ma dopo tutti questi anni capisco quanto possa essere buffa la vita. Lontano da te, lontano dalla nostra terra, cerco di ricreare ogni cosa, per paura che a non vedervi, il ricordo possa affievolirsi.
Resto ad ammirarti ora, mentre colori le tue guance, il rossetto preferito sulle labbra sottili e le smorfie per stenderlo bene, il profumo sui polsi e d’improvviso il tuo sguardo m’interroga.
“Come sto? Sono invecchiata, vero?”
Pietre nella mia bocca, sale che scende in gola, mi fa male il cuore e l’unica cosa che riesco a fare è abbracciarti forte fino a farti spazientire, baci e baci sulle guance morbide e profumate: oggi, difronte a questo specchio io e te, non c’è religione che tenga perché sei più bella di una madonna e mi si squarcia l’anima al solo pensiero che tu possa essere triste nel veder trascorrere gli anni sul tuo viso. L’imbarazzo mi trattiene e non dico nulla, penso soltanto a quanto sarei fortunata se un giorno potessi conservare qualcosa di te mentre il mondo perde ogni forma e s’ingarbuglia goffamente alla ricerca di una impossibile felicità.
Mi preparo una spremuta così mi sembrerai meno lontana.
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