Salgono in alto palloncini colorati, uccelli colti in volo disegnano il cielo azzurro come tanti pois. Gli scatti di Lucia Donatelli corrono in orizzontale ed in verticale, guardano a terra e attraversano gli spazi circostanti. Piedi che pedalano, sfidano lo sfaldarsi della realtà di foglie secche d’autunno, piedi che si arrendono in mezzo ad un prato, offesi dal logorio del tempo che ogni cosa graffia. E’ un insieme di colori che si srotolano tra giochi infantili di sedie volanti e finestrini grigi di un treno che viaggia. Non importa quale fosse la direzione, alcuni sguardi sanno interpretare così bene da render meta ogni punto immortalato: il movimento dentro la stasi della fotografia, può accadere. Guardate con gli occhi di Lucia, la “petite italienne” che vuole intrappolare gli istanti, è come leggere un diario di impressioni immerse nel mare del reale e del sogno. La semplicità è la cosa più difficile da interpretare ma, a mio parere, è sempre vera, non richiede inutile artificio.
Lucia Donatelli nasce nel 1984 alle 16 30 di un giovedi caldissimo, il resto della sua storia lo trovate nei meravigliosi scatti che improvvisano la vita.
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