giovedì 11 marzo 2010
La bellezza di petra
Un dio creò inconsapevole
una creatura di rara beltà e desiderio.
Le diede nome Petra.
Petra dagli occhi di notte
La pelle bruna d’estate
Neve d’inverno.
Non era bella ma "rara"
Le sue imperfezioni dannavano l’Uomo
Lo rendevano succube
E lei amava di un amore senza confini...
Poi, ribelle, si stancava e ricominciava la sua corsa libera.
Quel dio non le perdonò d’esser così forte
E la incatenò a se stessa
Amante solitaria
Senza più meta, senza più un uomo su cui morire di passione.
E così svanisce la leggenda della donna d’incanto
Ora Petra vaga triste e sola tra volti che son rocce
Tra madri che son sorde
E padri sperduti dal vento.
E non c’è più sole e non c’è più vento
Che non le rimandi indietro con un’eco beffarda
IL suo stesso canto
Implorante amore
Solo AMORE
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