giovedì 11 marzo 2010

La città da lontano

Distante la città canta le sue messe
Ch’è tempo di pregare
L’acqua la insulta
Fatta di battelli vaganti
Mentre riposano a riva
Sole
Le antiche reliquie di legno
Che più non nuota
Demolite
Sgangherate
Rose dal vento
Irrise dal sole
Lontana la città
S’imbelletta
E del nuovo tutta s’illude
Amara

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