La mia vita, lui mi chiede: "Corre, scorre, è ferma, si agita?"
Corre, scorre, si ferma e s'agita. Riparte talvolta in sordina, talvolta con grandi boati e fumi e fischi
e bottiglie di vino rosso che scende e poi risale per stordirmi. E' un correre per star dietro al tempo TIC TAC! Faccio tardi, il lavoro, l'autobus, BRUM BRUM, guardo il finestrino mentre leggo altrimenti chissà dove scendo.
Poi la notte, la condensa sui vetri al mattino, il vestito di lana che mi fa da pigiama, viola, caldo, morbido, le babbucce e i calzini rosa della notte.
PLICK, il segnale del messaggio sul cellulare e poi ancora PLICK, perchè non rispondi?
perchè non ti fai sentire più? Perchè non vuoi più uscire? Sei triste? Sei malata? Perchè non vai a cena fuori?
Perchè...perchè....
Clang! Chiudo la porta di casa, più mandate, tutti fuori, questo è il mio momento, entra chi sa entrare
senza rendermi triste e ancor più sola. Parlo, parlo... Io parlo ma c'è chi tace e si nasconde dietro mail brevi brevi
curiose dei miei giorni. Ma lui sa già, lui conosce, quasi non ha bisogno di leggere perchè la mia mente,
il mio cuore, si sono fermati a quelle sere lontane e ogni volta vorrebbe riacciuffarle per poter rivivere ogni attimo.
Lui "legge, gioca a calcio e beve vino rosso, il resto del tempo - dice - lo spreca".
E lui ancora: "Un film, Doisneau alla fotografia, colonna sonora: I Preludi per pianoforte di Mendelssohn,
la protagonista vestita di un unico abito in lana che l'avvolge dal collo ai piedi,
si muove su un fondo che scorre molto più rapido di lei".